sabato 3 dicembre 2011

Futuro negativo, l'incubo che non vorremmo mai vedere

Roma, 02 dicembre 2012 – La classe media è in via d'estinzione, la forbice tra ricchi e poveri è sempre più ampia e i mutamenti sociali di quest'ultimo anno hanno toccato tutti, nessuno escluso.
Si è provato ad arginare il problema del debito sovrano con misure restrittive, tagli tutti insieme che hanno causato disastri immediati come un'elefante all'interno di una cristalleria.
Nel nome del pareggio di bilancio si è tassato tutto (anche troppo) quello che era possibile tassare, si è tagliato tutto quello che si poteva tagliare, questo è servito solo ad arginare la malattia.
Il nostro problema è la crescita, la redistribuzione del reddito, unico vero medicinale per poter riportare il benessere ormai perduto nel nostro paese.
Le nuove generazioni non vedono un futuro roseo, i tagli alle pensioni, i minor diritti sul posto di lavoro rendono ogni giorno che passa un tripudio d'ansia con mille domande su quello che sarà il domani.
Non si riesce a programmare nulla, la frustrazione regna sovrana, vi è anche odio nei confronti di quei pensionati che si sono presi anni di crescita, pensioni più che dignitose e hanno sfruttato appieno i vantaggi offerti da una classe politica e economica compiacente al baratto con i voti.
Tutte queste riforme negative sul piano economico familiare hanno compresso la molla sociale al massimo, molla che appena è stata rilasciata si è aperta con la massima violenza, proprio come i tumulti in piazza di questi giorni.
I nostri risparmi sono stati bruciati da quello che pensavamo sicuro, titoli di stato e immobili.
Il governo rimborsa i titoli ad un prezzo di 80, le case dai massimi del 2007 sono sotto ai prezzi d'acquisto in media del 50%. Anche in Italia è arrivato il fenomeno del negative equity.
Qualcuno che riesce a gestire le crisi in modo egregio esiste, si trova dall'altra parte dell'oceano e sanno benissimo che ogni crisi nasconde sempre delle fantastiche opportunità.
In modo silenzioso hanno riportato le aziende in patria, creando lavoro e reddito ai cittadini, ripianato in parte i debiti e, sopratutto, hanno messo in difficoltà una Cina che si ritrova con milioni di disoccupati incazzati che reclamano il sogno “benessere per tutti”.
Questi americani si ritrovano un Dollaro fortissimo pronti a fare acquisti e rifinanziare una crescita europea bisognosa e riconoscente.
Good Luck!

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