domenica 8 gennaio 2012

limitare le perdite

Nei mercati molto volatili come quelli azionari è un buon sistema conoscere a cosa si va incontro se non si stoppano le perdite nei mercati orsi.

Per spiegare meglio il concetto guardate il video che ho preparato.

giovedì 5 gennaio 2012

Negative equity

Se la crisi persiste e il mercato immobiliare scende ancora, questo è quello che potrebbe succedere a chi ha stipulato un mutuo con percentuali alte rispetto al valore della casa.

martedì 3 gennaio 2012

Il miglior contraccettivo è l’incertezza.


Sempre partendo dal grafico sulla nostra attuale situazione demografica si può osservare come le leggi, l’economia e gli eventi determinano i nostri comportamenti.

Partiamo da lontano, quando il partito fascista istituì la medaglia della coniglia (1939 - 1942) un’aumento di nascite molto forte per andare incontro alle idee politiche del ventennio sulla forza della patria trasmessa anche con il numero elevato della popolazione.

Altra impennata di nascite è stato il periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della repubblica. I ricongiungimenti, la pace, la visione di un futuro sereno hanno permesso di poter costruire o allargare la propria famiglia.

Infine gli anni del boom economico, gli anni della trasformazione di un’Italia agricola in una nazione industriale, gli anni in cui bastava spostarsi nelle grandi città per trovare un lavoro più remunerativo rispetto ai campi, ha permesso un’esplosione della natalità.

Osservando il grafico si nota un inizio di forte declino delle nascite coincidente proprio con una grande crisi, quella petrolifera avvenuta nel 1974.

Il livello delle nascite è legato a filo doppio con la congiuntura economica e sociale di un paese. Il nostro bilancio demografico è negativo, ci sono più morti rispetto ai nuovi nati e, questo valore è tenuto in pareggio solo per effetto dell’immigrazione.

Immigrazione che merita anch’esso un post specifico.

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Spunti sul mercato immobiliare


Si può essere positivi o negativi su un settore, l’importante è che la scelta sia frutto di un ragionamento sensato. Poi, non essendo l’economia una scienza esatta, può succedere l’esatto contrario del futuro immaginato.

Partendo da questa premessa, vedo l’anno appena iniziato negativo per il settore immobiliare. Il prezzo delle case è in discesa già da tre anni, pur non avendo perso grandi percentuali come in buona parte dei paesi in difficoltà.

La teoria qui presentata, si basa su alcuni segnali che si possono tranquillamente osservare nella quotidianità e che vorrei condividere con i lettori del mio blog. Ovviamente esistono le eccezioni che possono non far parte di quello descritto qui sotto.

Partirei dal rapporto tra il costo immobile e lo stipendio medio percepito. Questo rapporto ha una proporzione troppo elevata se consideriamo che la retribuzione media arriva a 1.300,00 euro (1.286,00 per l’esattezza), valore che si abbassa pesantemente per i giovani lavoratori (quasi 900,00 euro).

Tenendo conto che le richieste medie di mutui si aggirano intorno ai 135.000,00 euro e sono il 70 - 80% del valore d’acquisto, possiamo affermare che una casa media costa 180.000,00 euro. Vuol dire che per accantonare il valore immobiliare ci vogliono quasi 12 anni di stipendio senza mangiare uscire, bollette tasse, ecc... Questo valore è spropositato considerato che la casa è un bene di primaria importanza e il punto di partenza per poter costruire una famiglia. Per molti professionisti del settore il rapporto ideale è tra 6 e 9.

Il 2012 lo vedo difficile per il settore immobiliare anche per causa del credito. I finanziamenti sono sempre più cari, con conseguente aumento di rata, quindi, per rientrare nel rapporto rata reddito, bisogna diminuire il prezzo d’acquisto o aumentare lo stipendio. Questo fenomeno causa un’ulteriore aumento dei tempi di compravendita, tempi che si ridurranno solo quando i proprietari saranno disposti a scendere di prezzo in modo da riequilibrare il mercato.

Altro motivo di discesa prezzi è a mio avviso quello demografico. Le tavole dati dell’ISTAT fanno capire immediatamente molte cose di un paese.

In Italia ci si sposa mediamente tra i 34 e i 35 anni per gli uomini e i 30 e i 31 per le donne. Il mercato segue molto questo trend, e guardando i dati, i famosi baby boomers hanno già messo su famiglia.

Altro motivo di maggior offerta di case nel mercato, sarà data dalla vita media dell’individuo, si vede molto bene dal grafico con la dicitura “aumento della mortalità”.

Un’aspetto sotto gli occhi di tutti è la maggiore offerta immessa nel mercato, questo fenomeno si vede soprattutto nelle periferie delle grandi città, dove il business delle nuove costruzioni è aumentato in modo consistente negli ultimi anni, lasciando invenduti tantissimi immobili nuovi da aggiungere a quelli già esistenti.

Infine il segnale più grigio, quello che mi sembra il più orribile di tutto è legato al mondo del lavoro. Se manca il reddito difficilmente si riuscirà ad onorare il debito contratto con la banca (fate un giro nelle aste giudiziarie), questo argomento merita un post tutto suo che pubblicherò nei prossimi giorni.

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lunedì 5 dicembre 2011

18 anni VS 18 giorni

Ieri sera il presidente del consiglio Mario Monti ha illustrato con una conferenza stampa le riforme e i tagli da effettuare dopo l'approvazione delle camere.

Le scelte sono da lacrime e sangue e personalmente non penso siano finite qui.

Sicuramente tutto è migliorabile, ma da qualche parte bisognava pure iniziare.

Ora la domanda mi sorge spontanea, se questo governo in 18 giorni è riuscito a scrivere una manovra impopolare ma, probabilmente tra le più efficaci per i nostri conti pubblici, a cosa servono i politici?

sabato 3 dicembre 2011

Aumento dell'IVA

Cosa cambia e cosa è cambiato per lo Stato e per i consumatori con l'aumento dell'IVA di uno o più punti percentuali...

L'avidità, la concorrenza sleale e l'avarizia

Queste tre parole vengono accostate a qualcosa di negativo, ma non è per tutte quante così.
L'avidità è il carburante del progredire, la leva che permette di raggiungere obiettivi impensabili. Non si deve accostare il significato di avidità solo al denaro, una persona può essere avida di fama, di potere, di rispetto, d'amore, ecc.
Tutti noi siamo avidi, dallo sportivo che per primeggiare si allena il doppio dei colleghi, all'imprenditore che continua a investire in ricerca per diventare o mantenere la leadership nel settore, in modo da aumentare fatturato, prestigio e utili.
L'avidità sicuramente è alla base del capitalismo, dell'individuo come espressione di differenti qualità.
Novantanove volte su cento solo l'individuo ha la capacità di raggiungere obiettivi grandiosi. Pensiamo alle aziende, da Ferrari a Apple, da Walt Disney a Google, tutte sono nate da un'intuizione, dalla visione di un individuo che si è applicato giorno e notte per realizzare il proprio sogno. Questa avidità ha permesso di crescere, di creare posti di lavoro, di innovare e dare benefici alla società.
Quando per raggiungere degli obiettivi si intraprendono delle scorciatoie, uscendo dal solco delle regole, l'avidità si trasforma in concorrenza sleale.
Questo modus operandi lo troviamo in quasi tutti i settori, dall'imprenditore che offre tangenti in cambio di un lavoro particolarmente fruttifero, fino all'atleta che si dopa. Questo metodo danneggia fortemente le attività del proprio settore.
Esiste un gradino successivo alla concorrenza sleale, si chiama avarizia.
L'avarizia è arrecare un danno alla società ignorando il benessere altrui a favore esclusivo del proprio.
Negli ultimi anni, in Italia è quasi la normalità. Non pagare le tasse reca un danno al proprio settore (concorrenza sleale) e alla comunità (minor gettito per lo stato, ovvero noi tutti).
Il top dell'avarizia a mio avviso consiste nella delocalizzazione di aziende.
Provate a pensare all'imprenditore che vent'anni fa ha aperto un piccolo laboratorio artigianale, ci ha messo del suo, molto entusiasmo, un buon prodotto e grandi doti commerciali. Dal piccolo paesino è partita la sua sfida ai grandi colossi, forte della passione e di quel brand “made in Italy” che lo fa apprezzare anche nei mercati esteri.
In poco tempo riesce ad arrivare tra i big del settore, e dopo anni di considerevoli profitti diventa avaro.
Deve rendere conto agli azionisti, aumentare gli utili anche se il mercato risente di un calo.
La soluzione è li, facile, non necessita di grandi strategie.
Esistono paesi dove la manodopera costa pochissimo, i lavoratori possono essere schiavizzati, le tasse sono inferiori, non esistono norme stringenti sulla sicurezza e permettono un utile in aumento mantenendo inalterato il prezzo di vendita nei paesi sviluppati da dove provieni.
Forse in quest'ultima frase è racchiuso tutto il senso dell'articolo.
Sei nato nella parte del mondo ricca, hai avuto un istruzione, hai usufruito di vaccinazioni e medicinali, hai utilizzato tecnologie all'avanguardia e sei riuscito a fare impresa.
Ora che sei in una fase di stallo scappi lasciando il tuo paese al suo destino.
In verità penso di aver capito, hai smesso di lottare, la tua passione è venuta meno, quelle doti imprenditoriali che ti invidiavano tutti sono svanite e il rispetto guadagnato giorno dopo giorno si è sgretolato.
Oggi sarai più ricco ma non passerai alla storia, sarai semplicemente uno dei tanti mercenari che sono passati su questo pianeta.