giovedì 11 agosto 2011

La questione Politica



Il sistema è malato e i post che seguiranno, sono frutto della mia idea sulle circostanze nazionali e perché siamo arrivati a questo punto.
Oggi siamo in una situazione critica, nel pieno di una recessione strutturale, amplificata per quanto riguarda il nostro paese dall’incapacità di questa classe politica, che avvalora i propri interessi rispetto a quelli della nostra patria.
Parole molto dure, vocaboli che spenderebbe qualsiasi analista nei confronti del management di una azienda vicina al fallimento.
Per risanare l'azienda la prima cosa da fare è mandare a casa il consiglio di amministrazione, coloro che hanno in mano il potere decisionale su scelte tattiche e strategiche.
Fatta questa premessa, parliamo del consiglio d'amministrazione di una nazione, “i politici”.
Il servizio di politico è una responsabilità grandissima, chi viene eletto ha il potere decisionale sul futuro di un'intera nazione. Forse molti personaggi che siedono a Roma non si rendono conto di questo dovere verso il popolo.
Negli ultimi mesi si è accesa la polemica sui costi della politica e sui privilegi della casta. Questi discorsi sono giusti da un lato ma privi di fondamento dall’altro.
A mio avviso è giusto che un politico percepisca uno stipendio ben al disopra della media nazionale. Questa supposizione può essere argomentata con due voci:
  • Hanno una grande responsabilità, visto che decidono i destini di una nazione
  • Bisogna pagarli molto, in modo che difficilmente saranno corruttibili.
Direi che queste due ipotesi sono state ampiamente disattese, alla luce della situazione attuale e di quello che vediamo e sentiamo tutti i giorni dai media,
Per definire il compenso di un politico ci vuole un metodo di calcolo molto semplice, trasparente e equo, poche regole ma certe.


Mi spiego con un esempio:

ipotizziamo per facilità di calcolo che la media dello stipendio nazionale è di 1.000,00 euro,
Un lavoratore medio, dovrà (ormai..) lavorare 40 anni e percepisce 13 mensilità.

1.000,00x13x40= 520.000,00 euro (media stipendio nazionale x 12 mesi x 40 anni)

520.000,00/12/5=8.666,66 (montante finale / 12 mesi / 5 anni di legislatura)

In una legislatura il politico per il suo servizio allo stato guadagna come un cittadino medio in quarantanni di lavoro.

Non possono esserci solo privilegi...

  • Un politico non può fare più di due legislature.
  • Se si sceglie di prestare servizio alla politica non si può avere un altro lavoro
  • Per esercitare la funzione di parlamentare non bisogna essere condannati.
  • gli anni di contribuzione sono validi a fini pensionistici una volta raggiunti i requisiti di anzianità o di vecchiaia e con il sistema contribuivo.
  • Nel caso in cui un politico venga condannato per aver percepito tangenti, dovrà restituire l'intero importo percepito moltiplicato per cinquanta volte.
  • Nel caso un politico venga condannato per aver percepito tangenti, dovrà essere espulso dalla vita politica e carcere certo calcolato in mezz'ora ogni euro rubato.
  • Se alla fine della legislatura il paese non è migliorato in termini economici o di servizi resi al cittadino, dovrà restituire allo stato il 50% del percepito.
  • Nel caso in cui il paese è migliorato nell'ordine economico e di servizi lo stato dovrà riconoscere un bonus del 50% dello stipendio.
Queste semplici regole le trovo trasparenti rispetto alla popolazione, congrue, e garantiste dell’operato. inoltre prima di provare a fare il politico per fini personali, uno ci pensa due volte!

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